corallorosso:Per molti anni, Ali e Fatuma Mohamed hanno vissuto del loro bestiame che vagava per le
corallorosso:Per molti anni, Ali e Fatuma Mohamed hanno vissuto del loro bestiame che vagava per le terre settentrionali del Kenya. Ma dal 2010, le prolungate siccità hanno gradualmente posto fine a tutti i loro animali. Improvvisamente, la coppia non ha avuto nulla da mangiare e ha lasciato la regione, nella quale non sono ancora riusciti a tornare. Fanno parte del gruppo di rifugiati climatici che compongono The Day May Break (Hatje Cantz, The day may come), la prima parte di un progetto del fotografo e ambientalista britannico Nick Brandt. “La triste ironia è che queste persone sono tra quelle con il minor impatto ambientale sul pianeta, ma sono le più vulnerabili”, lamenta l'autore. Nella foto, l'aquila ‘Okra’ sorvola il corpo di Richard, nello Zimbabwe, dove la siccità sta devastando. foto Nick Brandt via translate.google.comFor many years, Ali and Fatuma Mohamed lived off their cattle that roamed the northern lands of Kenya. But since 2010, prolonged droughts have gradually put an end to all of their animals. Suddenly, the couple had nothing to eat and left the region, to which they have not yet been able to return. They are part of the group of climate refugees that make up The Day May Break (Hatje Cantz, The day may come), the first part of a project by British photographer and environmentalist Nick Brandt. “The sad irony is that these people are among those with the least environmental impact on the planet, but they are the most vulnerable,” laments the author. In the photo, the ‘Okra’ eagle flies over Richard’s body in Zimbabwe, where drought is devastating. photo Nick Brandt -- source link