fantasie-proibite: “DIMMI CHE SEI LA MIA PUTTANA!” gli ripeteva mentre la guardava li&he
fantasie-proibite: “DIMMI CHE SEI LA MIA PUTTANA!” gli ripeteva mentre la guardava li… dall'altra parte del monitor muovendo la sua mano sul suo membro desideroso delle sue…. Puttana… a lei non infastidiva sentirsi chiamare così…. il prezzo che lui pagava era il desiderio che lei riusciva a scaturirgli… Lo guardava li… che si sfiorava… mentre lei muoveva le sue morbide forme… sinuosa provocante…. per mandarlo all'esasperazione dei sensi…. Nessun Piacere per Lei era pari al riuscir a dar Piacere… E continuava… continuava… prima gli mostrava un seno… poi l'altro… con quell'imbarazzo malizioso di una monella… che sa benissimo il gioco che sta facendo e dove vuol arrivare… E più si muoveva… e più lui si eccitava… e più si spogliava… e più lui la desiderava…. “DIMMELO!”….. Sono la Tua Puttana… con un sorriso malizioso osservò il PC…. Un gemito…. e… -- source link