Non sono più una bambina bionda e perennemente corrucciata, anche se nella rabbia (forse un p
Non sono più una bambina bionda e perennemente corrucciata, anche se nella rabbia (forse un po’ meno infantile, ma solo talvolta), quell'espressione ancora ritorna. I miei capelli son sempre più ricci, i miei modi ancora un po’ grezzi e se in questi tempi mi atteggio più a donna, mi par ugualmente solo una recita: un ruolo di altri mai ben rivestito. Eppure quanti gli aspetti che ho perso col tempo. Della bambina io rivoglio il sorriso, quello che ingenuo sfidava ogni onta. L'ho lasciato per strada; se ancora lo sfoggio è ormai solo un riflesso o una pallida ombra. Vorrei ritornare vergine al Dolore, perché la sua conoscenza m'ha scalfito le ossa. Vorrei tornare, nuvola e piuma, creatura leggera, con vesti di cielo su animo maschio, in nulla accostabile a quel “sexu infirmior” ad altre appuntato sul campetto del parco. Vorrei liberarmi della malinconia, delle mie notti insonni e delle mie dipendenze, per ritrovarmi, cresciuta, con quella peste me bimba, che mi guardi e mi dica “son fiera, Ilaria, di chi siam divenute”. -- source link