14 anni. Quarto ginnasio. La professoressa d'italiano, lo stesso giorno, mi ha interrogata sia in st
14 anni. Quarto ginnasio. La professoressa d'italiano, lo stesso giorno, mi ha interrogata sia in storia - mettendomi cinque e mezzo - che in epica - mettendomi 2. Sì, 2. Perché piangevo talmente tanto da non riuscire a dire una parola. Mi ha detto che nella vita non avrei mai concluso nulla e che sarei solo potuta andare a “zappare la terra”. Tra parentesi, avevo la mononucleosi. 15 anni. Quinto ginnasio. La professoressa di greco e latino ha deciso di non concedermi in tutto l'anno mai più di un 6- nelle sue materie, non perché non studiassi o non andassi bene. Ma per “temprarmi il carattere”, perché secondo lei ero troppo timida, o - come disse a mia madre - perché avevo “paura della autorità”. Chissà come mai eh. 16 anni. Primo liceo. La professoressa d'inglese era convinta che copiassi i compiti in classe (cosa che non ho mai fatto), per il semplice fatto che durante le interrogazioni orali andavo peggio che agli scritti. Ovviamente si premurava di farlo sapere a tutta la classe, umiliandomi pubblicamente. Alle interrogazioni andavo sempre peggio. 17 anni. Secondo liceo. Ho sviluppato un disturbo depressivo che mi ha progressivamente impedito di avere rapporti sociali, di studiare, e poi anche di mangiare e di dormire. Sono arrivata a un punto in cui alla vista del cancello della scuola mi veniva un attacco di panico, e non riuscivo a entrare. Avrei voluto morire piuttosto che continuare ad andare a quella scuola. Mi odiavo profondamente, pensavo di essere una fallita buona a nulla e che non avrei mai concluso niente nella vita. Questo mi avevano insegnato a scuola. E avevo 17 anni, lo ripeto. Mi ci sono voluti anni e anni di psicoterapia per ricostruire l'autostima che la scuola mi aveva distrutto. Quell'anno sono stata bocciata. Il giorno in cui sono andata a vedere i quadri, ho incontrato diversi miei professori, che hanno fatto finta di non vedermi. Dopo aver bocciato una ragazzina diciassettenne gravemente depressa e sull'orlo dell'anoressia, le persone che avrebbero dovuto formarla e guidarla (forse pure aiutarla) non sono riuscite nemmeno a guardarla negli occhi. Continua sotto ⬇️ (presso Liceo Classico) https://www.instagram.com/p/CNqC8lTF5Bu/?igshid=akup8fj8hkgm -- source link