Oggi di nove anni fa sono stata bocciata. La cosa che mi è rimasta più impressa di que
Oggi di nove anni fa sono stata bocciata. La cosa che mi è rimasta più impressa di quel giorno è stato il professore di latino e italiano che ha fatto finta di non vedermi sotto scuola, e non ha risposto al mio saluto. Si vergognava. E vabbè, faceva bene a vergognarsi eh, ma adesso che sono adulta mi chiedo come si possa trattare con tanta disumanità (non parlo solo del mancato saluto, ma di tutta la mia situazione) una ragazzina diciassettenne in evidenti difficoltà psicologiche, familiari, fisiche. Perché poi a quell'età ti senti grande, ma in realtà sei piccola e indifesa, sei una bambina, e io ero una bambina che stava portando sulle spalle un peso enorme, una sofferenza immensa. E mi immagino gli adulti, i miei insegnanti, che mai avevano cercato di aiutarmi e anzi godevano nell'umiliarmi a ogni voto negativo, tutti riuniti in una stanza per decidere che il 5 e mezzo in una versione di latino valeva la mia bocciatura. Adesso mi sembra quasi un'altra vita, ma sono felice che Facebook me lo abbia ricordato, perché non voglio dimenticare che io sono stata quella persona lì, che a me è successo tutto quello. Anche se adesso sono felice della mia vita, ho una laurea e un master e ho avuto tutti i successi (anche scolastici e accademici) che meritavo, voglio per tutta la vita prendermi cura della diciassettenne che ero, e di tutti i diciassettenni spaventati che incontrerò nella mia strada. Io vi saluterò sempre, vi vedrò sempre, vedrò sempre il vostro dolore, e mai mi permetterò di sentirmi superiore a voi (anche quando chissà forse un giorno sarò la vostra insegnante). (presso Pisa, Italy) https://www.instagram.com/p/CTpmvEUr_3J/?utm_medium=tumblr -- source link