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quello-che-resta: Per non dimenticare. Quest'opera si trova all'interno di uno spazio noto come “Vuoto della Memoria” nel Museo Ebraico di Berlino ed è dell’artista israeliano Kadishman. L'installazione si chiama “Shalachet – Foglie cadute” ed è in memoria della morte di diecimila uomini, donne e bambini ebrei, vittime dell'olocausto. L'artista ha deciso di rappresentare i loro visi stilizzati con del ferro, sono visi anonimi, niente che li caratterizzi: hanno tutti la stessa espressione, la loro bocca si apre in un grido senza suono. È possibile calpestarli, come se fossero appunto foglie cadute e i passi su di essi provocano rumori strazianti. Ho scattato questa foto mesi fa, dopo aver mosso con grandissima difficoltà soli sei passi sull'installazione: passi lenti per poter percepire ogni sensazione che l'artista voleva trasmettere. Non è possibile camminarci su, consapevoli di cosa vuol dire, e non provare almeno un minimo di dolore. Quando guardo questa foto, so esattamente cos'è che non va dimenticato. -- source link