Giuseppe di Francesco(1852 – 1935)Detto O’ Zingariello, il vetturino amico di WagnerUomo
Giuseppe di Francesco(1852 – 1935)Detto O’ Zingariello, il vetturino amico di WagnerUomo assai umile, ma per virtù, e per costumi nobileRustico in convenevoli, guidator di cocchi e menestrello napoletanoCantor girovago, celeste ambasciador della “Pusteggia”Canto popolare risalente al ‘500Celebri furon trovatori e rapsodi detti “pusteggiatori”, umili propagator di poesie non di rado destinate all'immortalitàDi chiara fama e pettoruto nome, tra loro Cumpà Junno, O’ Surrentino, Il Cecato di Potenza, Giallonardo e SbuffapappaE caporione nostro, O’ ZingarielloBighellone errante per taverne e disonesti luoghi, intonando le antiche canzoni partenopeeTra sbricchi, sgherri, barbon, bravi e sbisaiQuivi, tra sonagli e bagordi, fu notato da Richard WagnerChe, in una notte di stravizzo e brigata, casualmente lo ascoltò cantareE volle portarlo con se, in giro pel mondoCome assistente, amico e personal musicoNel salotto del gran Maestro fu applauditissimoVi rimase quattro anni, ma poi fu costretto a tornare a NapoliCacciato a ombrellate dallo stesso Wagner, perché sistematicamente gli metteva incinte tutte le cameriere**Wagner disse di lui:“Quelle note e quella voce erano l'anima di ciò che gli uomini, nella luce e nell'universo non vedono, ma sentono, ed a cui aspirano”Lui disse di Wagner“M’ero sfasteriato ‘e fa’ ‘o soprammobile a chist’”(“Che noia il periodo passato insieme”)**Il Mito e la StoriaUomo pratico, costumato e fecondoAttenua ridanciano, la Weltanschauung del NovecentoMirate la dottrina, che s’asconde in atti giocosi, pura poesia -- source link