Luigi Malabrocca(1920 - 2006)Arditissimo piloto di mestiereCiclista italiano, torpido e scaltroPoltr
Luigi Malabrocca(1920 - 2006)Arditissimo piloto di mestiereCiclista italiano, torpido e scaltroPoltrone, sonnolento e dormiglione, fu noto per non propriamente andar con prestezzaFu sconfitto in tutte le contese, non per trascuraggine, ma per calcoloIl suo fine era arrivar ultimo, a bella postaPer ottener la maglia nera, stendardo pauroso e fiero, e molto ben pagato di cospicuo premio in denaro“La maglia nera è nata per ridere, ma può diventare un vero affare”Per la riscossion di opulente regalìe, come atto di ossequio, tra il serio e il facetoBuono stipendio, perle e ghirlande, e cibarie, e polli, e panni allegri e damigianePer l'ultimo posto, l'alma sua benigna, accampò dunque ogni ingegnoal vil guadagno intesoCercando in ogni gara di perder tempo tra le tappe, nascondendosi nei cespi o in luoghi cavi sotterranei, o mimetizzandosi nei ramucelli fronzuti, o forandosi le gomme, o restandosi per lungi nelle osterie di campagnaUna volta, un contadino baffuto trovò il ciclista nascosto nel suo prato, in un barile di bitume con bicicletta al seguitodisse:“E Alùra? Che ci fai nel mio barile?”E Malabrocca, come attor di commedia:“E alùra che? Sto facendo il Giro d’Italia!”Risposta degna della magnificenza di così gran Principe*Ultimo fu per vocazione, ma nel 1949 francamente esagerò:Attese troppo, baloccandosi nella selvaQuando in ritardamento tagliò il traguardo, i cronometristi e i giudici avevano già lasciato le postazioni, per tornare a casa nel tempo della seraE arrivò solo, dopo 9 ore e 57 dal primo classificato, senza più nessuno ad aspettarlo*Cortese Malabroccavola innanzi, al lento correr suoPeggior corridore, che forse mai nascesseMa in estremo luogo, in ultima possanzavinse il mondo, o ha vinto lui? -- source link